Il Tartufo d’Autunno

Il Tartufo d’Autunno

Tartufo d’Autunno (Tuber Uncinatum Chatin): ecco tutto quello che devi sapere su questo pregiato frutto della terra.

  1. Caratteristiche
  2. Sapore e profumo
  3. Territorio e calendario di raccolta
  4. Il Tartufo Nero Estivo in cucina
  5. Prodotti a base di Tartufo d’Autunno
  6. Costo del Tartufo d’Autunno
  7. Come pulire il tartufo d’autunno?
  8. Come si conserva?
  9. Curiosità

Caratteristiche

Il Tuber Uncinatum Chatin (o Tartufo d’Autunno) è una varietà di tartufo simile al Tartufo Nero Estivo (Tuber Aestivum Vittadini). È molto apprezzato per la sua versatilità, peculiarità che lo rende un ingrediente ricercatissimo in cucina.


Ha forma prevalentemente tondeggiante, ma può presentarsi anche con corpo allungato e leggermente schiacciato. Il peridio (la parte esterna) è verrucosa, simile a quello del tartufo estivo, mentre la gleba (polpa) ha un colore più scuro. Quando raggiunge piena maturazione, la gleba presenta striature biancastre ramificate.

tartufo nero autunnale, gleba e peridio

 

Sapore e profumo

Il Tartufo d’Autunno ha un profumo più intenso di quello dello scorzone estivo, con toni delicati e morbidi. Il sapore è deciso, con cenni che richiamano la nocciola e i funghi porcini.

Come per le altre tipologie di tartufo nero, le caratteristiche di questa specie vengono esaltate se consumato senza prolungata cottura. Utilizzarlo come ingrediente nelle proprie preparazioni consente di ottenere sapori e suggestioni semplicemente irresistibili.


Territorio e calendario di raccolta

Il Tartufo d’Autunno, come suggerisce il nome stesso, viene raccolto dal 21 settembre al 31 dicembre. Cresce in aree ricche di humus e in terreni argillosi; i cercatori sanno che per cavare questi tartufi i luoghi migliori sono umidi, freschi e ombreggiati. Anche a quote molto alte (dai 1.000 ai 1.300 m.s.l.m.).

Cerro e faggio ospitano spesso questo fungo ipogeo, creando con le proprie radici l’ambiente ideale per favorirne lo sviluppo.

Tartufo d’Autunno in cucina

Come il Tartufo Nero Pregiato, anche il nostro Tartufo d’Autunno dà il meglio di sé consumato a crudo.

Lamelle su pasta fresca o risotti, su uova al tegame, filetti di carne o su contorni a base di verdure sono la destinazione ideale per questo delizioso frutto della terra. Un altro utilizzo suggerito? Scaldare le lamelle di tartufo nero in un filo di olio extra vergine di oliva per pochi minuti a fuoco basso. Togliere dal fornello, tritare finemente per creare un pesto di tartufo nero d’autunno da utilizzare per guarnire crostini tostati.

Prodotti a base di Tartufo d’Autunno

Come scritto sopra, il tartufo d’autunno offre il massimo delle proprie caratteristiche aromatiche se consumato crudo. Utilizzarlo per insaporire primi piatti è senz’altro il modo migliore di esaltarne il sapore.

Realizzare un pesto per condire crostini e antipasti può essere una variante molto gustosa.

Costo del Tartufo d’Autunno

Il prezzo medio del Tartufo d’Autunno varia in base alla disponibilità e alla qualità delle pezzature.

Per avere una stima più attendibile del prezzo del Tuber Uncinatum Chatin, contattaci durante la stagione di raccolta e sapremo indicarti in modo puntuale il prezzo corrente di questo pregiato fungo ipogeo.

Come pulire il tartufo d’autunno?

Come per le altre specie di tartufo, prima del consumo degli esemplari freschi è necessario effettuare un’accurata pulizia. Residui di terra sono comuni, per rimuoverli è sufficiente passare uno spazzolino da denti in superficie senza esercitare eccessiva pressione. Una volta tolta tutta la terra il tartufo dovrà essere asciugato tamponandolo con carta cucina o con un panno di cotone.

Terminata la pulizia, lo si può conservare in un contenitore in vetro o plastica, fasciandolo con carta cucina o un panno pulito e asciutto. Il contenitore dovrà essere sigillato e posto in frigorifero.

Come si conserva?

Il tartufo fresco in genere può essere conservato per pochi giorni: meglio consumarlo il prima possibile, per preservarne il delicato insieme di aromi e profumi.

Non appena ricevuto (e opportunamente pulito), lo si può riporre all’interno di un contenitore in vetro. Suggeriamo di fasciarlo con un panno pulito e asciutto (meglio se di cotone), o con carta cucina. Il contenitore all’interno del quale sarà conservato dovrà essere chiuso con un coperchio.

In frigorifero può essere conservato per una decina di giorni al massimo.

Curiosità

Il Tartufo d’Autunno ha nome latino Tuber Uncinatum Chatin. Se Uncinatum (uncinato) descrive la forma delle spore, che ricordano appunto tanti uncini, il nome Chatin lo eredita dal botanico, micologo e scrittore Gaspard Adolphe Chatin (1813 – 1901). Fu lo studioso francese a classificare per la prima volta nel 1887 questa specie, descrivendone le caratteristiche.

Tra le citazioni attribuite al botanico francese, ne riportiamo una che sottolinea lo stretto legame tra querce e funghi ipogei: “Se vuoi i tartufi, semina ghiande”.

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